Perché ho scelto di insegnare di Cristina Harnal Preet
- Progetto SALAMBA Kundalini Yoga
- 20 gen
- Tempo di lettura: 2 min
Sin da ragazzina, a scuola e successivamente sul lavoro, l'insegnamento è stato sempre presente nella mia vita. Mi ritrovavo naturalmente a supportare chi era in difficoltà, a dedicare tempo e attenzione a chi ne aveva bisogno. Non mi rendevo conto che stavo insegnando, né che mi piacesse farlo. Semplicemente accadeva, e accadeva bene. Le persone apprezzavano il mio approccio, la mia pazienza e la mia sensibilità, ma io cercavo di allontanarmi da quel destino, orientando le mie competenze verso la professione artistica piuttosto che verso il trasmettere ciò che conoscevo. Volevo a tutti i costi fare l'attrice teatrale, ma finivo sempre a insegnare.

Solo con il tempo ho accettato l'evidenza: insegnare è ciò per cui sono portata. Non solo è stato un percorso naturale, ma è anche una passione che oggi riconosco come parte essenziale di me. Amo trasmettere ciò che ho imparato, condividere il mio sapere e le mie esperienze con chi, come me, ha le stesse mie passioni. Ho capito che come attrice e regista sono davvero molto molto brava, ne ho i riscontri oggettivi, ma forse non sono eccellente (lo yoga me ne ha dato la consapevolezza). Ciò in cui invece sono eccellente è rendere le persone di talento migliori, accrescere il loro potenziale. E questo lo faccio sia artisticamente sia come individui, grazie alle mie competenze teatrali e da insegnante di yoga.
Oggi, dopo anni di esperienza nella conduzione di corsi e laboratori, sento di essere pronta a portare avanti un metodo che combina teatro e yoga. Un metodo che utilizza il Kundalini Yoga non solo come pratica per arrivare al "qui e ora", ma anche come strumento per coltivare la concentrazione e stimolare il momento creativo. È un’esperienza che parte dall'individualità e si espande nel gruppo, per ritrovarsi infine nella forma teatrale, con la sua essenza poetica e collettiva.
Il Kundalini Yoga, diversamente da altre discipline come il teatro, è invece una tecnologia precisa e strutturata, che l'insegnante non può modificare, ma può proporre in modo creativo, attraverso percorsi mirati, workshop e seminari. Il teatro, d'altra parte, è un'arte che richiede una sensibilità altrettanto profonda, un'abilità di leggere le emozioni e trasformarle in azioni concrete. La mia sensibilità, la mia empatia e l’esperienza che ho accumulato in oltre 40 anni di laboratori teatrali mi permettono di creare percorsi individuali e di gruppo con naturalezza, dove l’integrazione delle tecniche teatrali e dello yoga avviene in modo armonioso. L’esperienza come acting-coach mi ha dato l'opportunità di utilizzare le tecniche dello yoga per aiutare gli attori e i performer a trovare un equilibrio tra corpo, mente e voce, mentre il teatro mi consente di stimolare la creatività dei miei allievi, l'espressione artistica e la loro consapevolezza nel presente.
Le mie competenze artistiche, unite alla pratica dello yoga, mi rendono una professionista versatile, con una visione integrata e globale dell'insegnamento. Insomma, cerco di offrire il meglio sia sul palco che sul tappetino ;-)
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